Gli sport del mare, parte consistente dell’offerta del turismo in Sardegna, sono uno straordinario attrattore nel corso di tutto l’anno, così come sono uno straordinario veicolo di promozione gli eventi velici che vedono sardi e la Sardegna protagonisti attraverso appuntamenti affascinanti e di valore mondiale come la regata in solitaria del velista di Cala Gonone Gaetano Mura che abbiamo deciso di raccontare.
L’impresa sta creando grande interesse per l’isola e servirà da piattaforma mediatica per accrescere l’attenzione sulla Sardegna e il suo ritorno d’immagine, in particolare attraverso i social media fortemente solcati dal team che si occupa di raccontare quotidianamente l’avventura di Gaetano in navigazione sugli oceani.
La sostenibilità e l’ambiente sono stati sempre al centro delle avventure marine di Gaetano Mura ed ecco perché, anche questa volta registrerà con mezzi televisivi e fotografici le condizioni dei mari e degli oceani che attraverserà e sarà anche un testimone “oculare” di tutte le forme di vita che incontrerà.
Partenza dal Mediterraneo (Cagliari) e dopo lo scalo tecnico a Gibilterra, attraverso l’Oceano Atlantico fino al Capo di Buona Speranza, poi in senso orario attorno all’Antartide, lasciando a sinistra Cape Leeuwin (Australia) e Capo Horn, per risalire l’Atlantico ritornare infine nel Mediterraneo: questa la rotta, un percorso di 25.000 miglia nautiche (46.300 chilometri) e buona parte di essa si svilupperà in mari ostili, con condizioni meteo estreme, al limite dei ghiacci antartici.
Non soltanto quindi una traversata del globo in solitaria con una barca di 12 metri senza assistenza e senza soste per battere un record del mondo ma anche e soprattutto una sfida con se stesso, per superare i propri limiti sottoponendosi a test continui: Gaetano farà infatti da “prototipo” per lo studio del fisico e della psiche sottoposti a condizioni estreme, e sarà ambasciatore di cibi naturali patrimonio della cultura gastronomica della Sardegna.
L’ocean racer sardo sarà una centralina vivente che, per circa quattro mesi in mare aperto, osserverà le condizioni ambientali di mari, oceani e dei loro abitanti essendo al tempo stesso testimonial d’eccellenza per il rilancio della sua regione.
Sarà sotto osservazione medica giorno dopo giorno, si tratta infatti di un’occasione unica per studiare le risposte e gli adattamenti di un organismo umano alla prolungata permanenza in condizioni ambientali estreme.
La sfida è stata raccolta da un gruppo interdisciplinare di studiosi e ricercatori che fanno capo al sistema ospedaliero universitario dell’Ospedale Brotzu di Cagliari. Alterazione delle concentrazioni ematiche e di importanti fattori essenziali per il funzionamento del sistema nervoso, della produzione di forza muscolare e della capacità contrattile del cuore, frammentazione del sonno con aumento dei tempi di reazione a stimoli visivi, sistema immunitario sotto stress: questi alcuni dei rischi cui è sottoposto un velista.
“Per controllare lo stato psicofisico di Mura –spiega il team sardo di ricerca -è previsto il monitoraggio in remoto di numerosi indicatori dello stato di funzione dei principali organi. Questo controllo avverrà quotidianamente e regolarmente attraverso sistemi sicuri, non cheap jerseys invasivi e di facile wholesale nba jerseys applicazione”.
Il gruppo di ricerca ha progettato e messo a punto una piattaforma informatica ICT estremamente avanzata, che consentirà, tramite l’acquisizione h24 di segnali trasmessi dai rilevatori indossati da Gaetano Mura, il controllo dell’andamento nel tempo degli indicatori vitali relativi alle funzioni cardiorespiratoria, nervosa centrale, muscolare e metabolica, idrico-salina e urinaria.
Infine, e non ultima, la massima attenzione per l’alimentazione, la cambusa della barca. Il benessere e la prestanza wholesale mlb jerseys fisica e mentale sono anche frutto della dieta e di uno stile di vita sano e Post attivo, ricco di benessere fisico e spirituale. Ecco perché nella Cambusa di Italia ci sono solo prodotti adatti ad essere trasportati e conservati per mesi, in cheap jerseys assenza di frigorifero, perché concepiti in una società agropastorale dove ad esempio il pane carasau doveva durare mesi al pastore, durante la transumanza.
Mura diventerà così anche ambasciatore del patrimonio agroalimentare e della cultura wholesale jerseys gastronomica sarda e delle produzioni sarde.
“Gaetano Mura –ha sottolineato l’antropologa dell’alimentazione Alessandra Guigoni- farà il giro del mondo e le eccellenze agroalimentari sarde faranno il giro del mondo con lui, come beni culturali che parleranno della Sardegna al pianeta attraverso l’impresa di un navigatore oceanico, il suo itinerario, le sue conquiste e fatiche”.
Tutto il nostro staff segue ovviamente insieme a tutti, sardi e non, l’avventura di Gaetano ed è qui per augurare “buon vento” al nostro “marinaio” e per invitarvi a seguire la sua rotta in diretta dalla sua pagina web ufficiale www.gaetanomurarecord.com dando un’occhiata quotidiana ai suoi meravigliosi diari di bordo corredati di splendide immagini video riprese da Gaetano sugli oceani, e rilanciati sulla sua pagina Facebook https://www.facebook.com/gaetanomuravelista/.
Buon vento Gaetano!